Anche lei, a modo suo, aveva avuto successo, non nel mondo dello spettacolo, come le sarebbe piaciuto, ma in quello della moda. Gli era capitato spesso, durante le sue tournée, di leggere nei giornali notizie di avvenimenti che la riguardavano, così come altrettanto pensava avesse fatto lei di lui. Era in qualche modo un tenersi in contatto, anche se solo con il pensiero. Difatti, in tutti quegli anni non si erano mai scritti né telefonati. Avevano entrambi voluto stendere una cortina di silenzio sul loro amore finito male, sperando che tutto questo, sommato al tempo trascorso, sarebbe bastato per dimenticarsi. Immerso in queste meditazioni, il celebre artista non si era reso conto che i discorsi ufficiali erano finiti e che, nel frattempo, il vescovo e il sindaco gli si erano avvicinati e avevano iniziato a parlare contemporaneamente. Poi, il sindaco aveva guardato il vescovo e aveva detto: “Eccellenza, prego, parli prima lei”. “Ecco – iniziò il vescovo, rivolto al celebre artista – non so se questo possa crearle qualche problema o possa, magari, farle piacere. Si tratterebbe di un’opera meritoria, che potrebbe portare del bene nella nostra piccola comunità. Ma, già, immagino che lei sarà troppo impegnato per soddisfare la nostra semplice richiesta. Perché, guardi, l’impegno da parte sua in questo caso sarebbe minimo, ma per noi sarebbe di grande importanza…”. Quel benedetto uomo del vescovo, pensava il sindaco, continuava a dire e non dire, come sempre, e, così facendo, il grande cantante non poteva capire il senso della richiesta che entrambi stavano per rivolgergli.