Un cuore grande quanto il mondo

E’ il cuore del poeta, l’unico capace di "comprendere" il mondo intero, di racchiuderlo dentro di sé fino a farne il proprio battito. Il cuore del poeta batte all’unisono con il mondo intero. Il cuore del poeta è il mondo intero. La poesia, la vera poesia, sgorga come quintessenza del mondo dal cuore del poeta e si fissa, per il tempo restante, da quell’istante all’eternità, in parole umane. Quelle parole attraversano le ore, i giorni, le stagioni, per giungere fino al cuore di altri uomini, che in esse si riconoscono e che di esse si confortano. Il duro mestiere, il "mestiere di vivere", sarebbe ancora più duro senza le parole dei poeti. Chi ha cantato: "i poeti, che brutte creature!", spero lo abbia detto con ironia, poiché è, molte volte, egli stesso poeta. Il cuore di un poeta, di un grande poeta, si è fermato, per sempre: la sua poesia palpita ancora. Ho riletto, con immutata emozione, alcuni suoi versi, raccolti in un volumetto, "57 poesie" nell’edizione de I Miti di Mondadori. Ed è sembrato come ritrovare suoni di antiche parole, udite in antiche epoche: parole che sembrano avere attraversato, indenni e incorrotte, il tempo e lo spazio, per giungere fino a ciascuno di noi. Leggo e rileggo i versi, per rinnovare istanti di esistenza trascorsi, lontani eppure vividi come allora. E’ il miracolo della poesia che si rinnova; poi, come in dissolvenza, tutto ritorna reale. E, ancora, una pena mi assale, la pena così fortemente avvertita dal poeta in "Aprile – Amore". Questo mi lega ai poeti di ogni tempo, questo mi lega a Mario Luzi: "la mia pena è durare oltre quest’attimo."

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