Il due Luglio 2013 io e Teresa avremmo dovuto festeggiare i nostri venticinque anni di vita insieme. Le vicissitudini familiari che stavamo attraversando ci impedirono qualsiasi forma di festeggiamento, ben altri erano i problemi a cui fare fronte.
Per l’occasione, avevo regalato a mia moglie questi pochi versi, che mi piace riproporre e condividere per il nostro ventiseiesimo anniversario. Grazie agli amici che avranno la bontà di leggerli, ma grazie soprattutto a Teresa che li ha saputi tirare fuori dal ripostiglio dei miei più nascosti segreti.
DUE LUGLIO
Mi chiese se volevo rispettarti
Amarti, perdonarti, preoccuparmi,
Per quanti anni ci fossero concessi
“Sì”, fu la mia risposta, troppo breve
E con quel tono un po’ di circostanza
Ma c’era il luogo e l’ora che incombeva
E quella folla in fibrillante attesa
Pronta a sciogliersi in lacrime e in abbracci
E a chiedere insistente un nostro bacio
Suggello di un’impresa troppo audace
Che prendeva l’abbrivio in quell’istante
Per arrestarsi al termine del Tempo
Avrei voluto dire altre parole
Oltre quel sì, ma forte l’emozione
Mi stringeva la gola e tratteneva
I pensieri già pronti a traboccare.
E poi quel luogo che non ci consente
Altre risposte o ammette altre domande
“Sì”, fu la tua risposta, lo ricordo
Come se fosse adesso, scandita
In mezzo al mormorio di quella gente
Ferma, decisa, un gesto di coraggio
Come ne occorre a volte nella vita
Per andare oltre l’uno ed oltre il due
Poi mi chiese di prendere l’anello
E mettertelo al dito, risplendeva
Sotto la luce di un fervente luglio
Fu in quell’istante che si fermò il tempo
A separare passato e presente
L’uno non era più, l’altro c’è ancora
E ogni giorno quel giorno si rinnova
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