Scritta per il 25 aprile dello scorso anno, ma sempre valida…
25 Aprile
Un vento furioso tormenta
Le cime degli alberi
E le piega alla sua immane volontà
In un giorno che nasce buio e freddo
Ma luminoso nella Storia
Come un’alba rosata
Dopo una notte di tempesta
Non ci fu vento, allora
Capace di piegare uomini
Dalla fremente ferrea volontà
Non ci fu cielo, buio abbastanza
Da spaventare chi non temeva piogge
Né tradimenti, né viltà
Di quelli che si dichiaravano
Parte della stessa patria
Il sacrificio dei pochi
Ha restituito la libertà ai molti
Le verità hanno parlato ai cuori
Di chi ormai era rassegnato alla menzogna
E così è stato che in questo giorno
La parola Libertà ha percorso la nazione
Da un capo all’altro,
Dopo anni di cupo silenzio
Di ferite insanabili e tristezze
Che solo il tempo
E la pazienza degli uomini guariscono