A ME STESSO
Non fare della tua vita un desiderio
Un pentimento, un sogno, un’espiazione
E non prenderti mai troppo sul serio
Non convincerti che ogni tua opinione
Sia la stella polare, sia l’editto
Da imporre come l’unica ragione
Dubita sempre di un destino scritto
A lettere di fuoco dentro l’anima;
Che un dovere si cambi in un diritto;
Che puoi tenere il tempo tra le mani
Per quanto tu lo voglia, che mentire
Resti il minore dei minori mali
Che tocchi sempre agli altri di partire
Non lasciare a nessuno l’arroganza
Di farti male e vederti soffrire
Ma sii te stesso, in ogni circostanza