VACANZA E VACANZE

Quest’anno le vacanze della mente sono durate un po’ più di quelle del corpo. Non che siano mancati del tutto stimoli ed interessi in grado di sollecitare reazioni e suscitare nuove opinioni, direi piuttosto che mi sono concesso una “pausa di riflessione”. Avevo bisogno di staccare un po’, di creare una discontinuità tra la mia esperienza, di malato prima e di convalescente poi, e quella di un normale vissuto quotidiano, una specie di reinserimento nella vita di tutti i giorni, lavoro compreso. Per questo ho lasciato che i pensieri e le riflessioni si accumulassero nella memoria, senza trasporli sulla pagina bianca, virtuale o reale poco importa. Sono mancato, spero, ai miei quattro fedelissimi lettori, ma, soprattutto, sono mancato a me stesso. Certo, ho letto, ho letto molto, non mi sono fatto mai mancare il sottile piacere di sfogliare le pagine, sentirle frusciare sotto le dita, seguire il filo di un’ ininterrotta conversazione con me stesso.  Ed è proprio di questo che riprenderò a parlare: dei miei libri. Presto, non dubitate… 

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