L’ORA D’ARIA

Noi forzati dell’esistenza avvertiamo, come i veri reclusi, il bisogno dell’ "ora d’aria", un’ora della giornata da dedicare esclusivamente a noi stessi e alla quale sforzarsi di non rinunciare. Una raccolta di brevi racconti dell’inesauribile Ray Bradbury sembra suggerire, fin dal titolo, il momento più adatto della nostra giornata nel quale raggiungere questo scopo: "Molto dopo mezzanotte" (Oscar Mondadori). La raccolta viene presentata sotto il genere "fantascienza" ma, in realtà, l’ambientazione di molti racconti appartiene alla quotidianità, con escursioni anche nella fantasy e nell’horror. Tutto questo per sottolineare la poliedricità di un autore che non rifugge dal confrontarsi anche con tematiche, che risultano marginali rispetto al suo percorso narrativo principale. Particolarmente apprezzati i racconti ambientati nella immobile atmosfera del pianeta rosso, il cui fascino ha così tanto influenzato la produzione maggiore di Bradbury, quel "Cronache marziane" che, trovandone il tempo, aspiro tanto a rileggere e che consiglio sempre agli appassionati del genere "fantascienza". E, se a volte la credibilità scientifica difetta, che importa? Il fascino della narrazione è tale da compensare e perdonare le lacune, trasportandoci in mondi immaginari nei quali trascorrere serenamente la nostra "ora d’aria". Molto dopo mezzanotte…

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