No, non è mia intenzione proporre astruse formule matematiche per spiegare il maggiore o minore successo di un’opera narrativa. Osservo solo che, analizzando, anche in maniera molto generale e, direi, poco scientifica, qualche libro letto in un passato più o meno recente, se ne possono ricavare delle formule generali, buone per chi volesse produrre in proprio un probabile best seller, avendone la capacità e le energie. Prendete un letterato o preferibilmente un filosofo del passato, meglio se noto per la sua assidua frequentazione con la società nella quale è vissuto. Ponetelo al centro di un evento delittuoso, misterioso e apparentemente privo di senso. Aggiungete a questo il particolare "metodo" che il suddetto uomo di cultura, trasformato per l’occasione in personaggio, è solito usare nel suo approccio con il mondo che lo circonda. Otterrete un giallo di ambientazione storica che, se scritto senza particolari artifici retorici e, soprattutto, con evidente divertimento da parte di chi scrive, potrà risultare godibile e spesso riservare delle piacevoli sorprese. E’ il caso del romanzo "La questione del metodo" di Jacques Bonnet (Edizione Ponte alle Grazie), che ricostruisce con evidente cognizione di causa e precisi riferimenti storici e culturali, l’ambiente parigino degli anni ’80 del sedicesimo secolo. In questo ambiente si muove un Giordano Bruno, recuperato all’oblio e alla polvere del tempo che ne aveva offuscato i lineamenti culturali e alterato, spesso a mero fine ideologico, la complessità del pensiero. Un testo dalla lettura piacevole e scorrevole, da aprire quando si è troppo stanchi anche per smarrirsi nelle pagine di costume e società di un qualche settimanale. La combinazione di personaggi storici reali e personaggi immaginari probabili rende il testo quasi un piccolo saggio di storia del Rinascimento. Il curioso personaggio, un inglese di nome William, che fa capolino tra le quinte di tanto in tanto, sembra quasi fatto apposta per ventilare una possibile replica di Giordano Bruno detective tra le brume di Albione. In attesa di eventuali possibili seguiti, tentiamo di mantenere vivo il piacere della lettura appena trascorsa parlandone nelle righe di questo post e suggerendo la lettura di questo testo a chi ama veramente leggere. Chi consiglia un libro, trova spesso un amico…
-
Archivi
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Marzo 2020
- Maggio 2019
- Aprile 2018
- Marzo 2018
- Gennaio 2018
- Settembre 2017
- Luglio 2017
- Giugno 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Febbraio 2017
- Gennaio 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Settembre 2016
- Novembre 2015
- Dicembre 2014
- Agosto 2014
- Luglio 2014
- Aprile 2014
- Marzo 2014
- Marzo 2011
- Aprile 2010
- Febbraio 2010
- Ottobre 2009
- Marzo 2009
- Novembre 2008
- Ottobre 2008
- Settembre 2008
- Agosto 2008
- Giugno 2008
- Maggio 2008
- Aprile 2008
- Marzo 2008
- Febbraio 2008
- Gennaio 2008
- Dicembre 2007
- Novembre 2007
- Ottobre 2007
- Settembre 2007
- Agosto 2007
- Luglio 2007
- Giugno 2007
- Maggio 2007
- Aprile 2007
- Marzo 2007
- Febbraio 2007
- Dicembre 2006
- Novembre 2006
- Settembre 2006
- Agosto 2006
- Luglio 2006
- Giugno 2006
- Maggio 2006
- Aprile 2006
- Marzo 2006
- Febbraio 2006
- Gennaio 2006
- Novembre 2005
- Ottobre 2005
- Settembre 2005
- Agosto 2005
- Luglio 2005
- Giugno 2005
- Maggio 2005
- Aprile 2005
- Marzo 2005
- Febbraio 2005
- Gennaio 2005
-
Meta