MARITOZZI o quaresimali
Derivazione dispregiativa e popolaresca di marito
Panino dolce lievitato
Fino all’Ottocento venivano regalati, a Roma, dai fidanzati alle future spose nel periodo di Quaresima.
due uova, una tazza di latte, 50 g di lievito di birra, (2 dadini e, volendo, anche fino a 3 se si mette l’uvetta),100 g di zucchero, 100 g di burro, 300 g di uvetta (anche 250 g va bene), farina q.b. (circa 600 g), un pizzico di sale.
Impastare molto bene i vari ingredienti: uova, zucchero, burro fuso, lievito sbriciolato o sciolto nel latte, latte, farina.
Mettere a lievitare in una ciotola coperta da un panno in ambiente caldo per circa tre ore: deve raddoppiare di volume.
Mettere l’uvetta in ammollo affinché si ammorbidisca e, prima di usarla, strizzarla e asciugarla bene.
Impastare di nuovo il composto e aggiungere l’uvetta.
Foggiare dei panini allungati (circa 10 cm x 5-6 cm).
Volendo, si può fare un grosso cilindro di pasta e tagliare a fette spesse e poi foggiare ciascuna a panino allungato o rotondo. Disporre abbastanza distanziati in una placca con cartaforno e far lievitare per almeno un’altra ora.
Cuocere in forno a 180°-200° per 10-15 minuti. Devono assumere un bel colore dorato.
Nel frattempo, preparare uno sciroppo con due cucchiai di zucchero e uno di acqua, facendolo bollire per alcuni minuti.
Spennellare i maritozzi e rimettere in forno per uno-due minuti.
E … BUONA PRIMA COLAZIONE!!
Si conservano abbastanza bene in una scatola di latta, altrimenti induriscono. La dose è per circa 20 maritozzi.
Forse questa non sarà la ricetta originale, ma assicuro che sono ottimi!
un’altra ricetta è nello spazio web cucina romana da cui ho preso l’immagine
mtb