Paccheri al pomodoro con calamaretti, seppioline, gamberetti “in bianco”. Cotture separate.
Non starebbe a me dirlo, ma era buonissima grazie anche al pesce fresco di Luca.
Sughetto al pomodoro: frullare pomodorini freschi (ciliegino e datterini) con pomodori pelati insieme a un paio di foglie di basilico fresco (le quantità dipendono dalla pasta che si cuoce: per 160 g di pasta ho usato un pelato con la sua salsa, 4-5 pomodorini). Passare in un colino per eliminare eventuali semi rimasti. Scaldare appena due cucchiai di olio evo in una pentolina e cuocere per 10 minuti al massimo aggiungendo durante la cottura un pezzetto di scalogno, poco sale e, al termine, un pizzico di peperoncino macinato.
Zuppetta “in bianco”: inserire in pentola a pressione poco olio con le seppioline (due a persona) far cuocere un paio di minuti, aggiungere del vino bianco, sfumare e chiudere la pentola, cuocere per circa 8 minuti. Far sfiatare ed aprire la pentola, inserire i calamaretti (tre/quattro a persona), un pezzetto di scalogno, salare pochissimo e continuare la cottura per altri due/tre minuti a pentola chiusa.
Nel frattempo scaldare in una padella poco olio e cuocere per tre-quattro minuti i gamberetti (sei/sette a persona, indicativamente) di cui una parte sgusciati.
Riunire il tutto nella padella dei gamberetti e lasciar insaporire insieme cospargendo di prezzemolo tritato (io ho usato quello essiccato).
La cottura in pentola a pressione permette di avere sia le seppioline che i calamaretti gustosi e morbidi.
Cuocere la pasta e scolarla con un mestolo forato passandola direttamente nella pentola con il sughetto caldo. Mescolare bene tenendo per un paio di minuti il fornello acceso e trasferire nel piatto; aggiungere sopra il pesce senza il sughetto che poi va messo intorno con un cucchiaio. Il concetto è di non mescolare tutto per avere sapori distinti. Guarnire ancora con prezzemolo.