E siamo arrivati a 32, anni di vita veramente vissuta, con tutto quello che può accadere in un lasso di tempo così consistente… Una riproposta di quello che scrissi anni fa per l’occasione.
DUE LUGLIO
–
Mi chiese se volevo rispettarti
Amarti, perdonarti, preoccuparmi,
Per quanti anni ci fossero concessi
–
“Sì”, fu la mia risposta, troppo breve
E con quel tono un po’ di circostanza
Ma c’era il luogo e l’ora che incombeva
–
E quella folla in fibrillante attesa
Pronta a sciogliersi in lacrime e in abbracci
E a chiedere insistente un nostro bacio
–
Suggello di un’impresa troppo audace
Che prendeva l’abbrivio in quell’istante
Per arrestarsi al termine del Tempo
–
Avrei voluto dire altre parole
Oltre quel sì, ma forte l’emozione
Mi stringeva la gola e tratteneva
–
I pensieri già pronti a traboccare.
E poi quel luogo che non ci consente
Altre risposte o ammette altre domande
–
“Sì”, fu la tua risposta, lo ricordo
Come se fosse adesso, scandita
In mezzo al mormorio di quella gente
–
Ferma, decisa, un gesto di coraggio
Come ne occorre a volte nella vita
Per andare oltre l’uno ed oltre il due
–
Poi mi chiese di prendere l’anello
E mettertelo al dito, risplendeva
Sotto la luce di un fervente luglio
–
Fu in quell’istante che si fermò il tempo
A separare passato e presente
L’uno non era più, l’altro c’è ancora
–
E ogni giorno quel giorno si rinnova
© Sergio Tardetti 2020
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