Oggi è il nostro anniversario di matrimonio, sono trascorsi 31 anni da quel 2 luglio del 1988. 31 anni con tutte le loro gioie, i loro dolori, i loro ricordi. Ne abbiamo fatte tante di cose, ne abbiamo vissute tante, eppure questo tempo è volato via leggero, tanto da non rendercene conto. Voglio dedicare a Teresa la poesia che ricorda quel giorno e che, come sempre, festeggeremo a metà, perché capita sempre in tempo di esami. Qualche sera fa, tornando a casa, passava per la radio una canzone, quella che entrambi, l’uno all’insaputa dell’altro, abbiamo scelto come la “nostra” canzone. Voglio chiudere con le sue parole: “A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei” …
DUE LUGLIO
Mi chiese se volevo rispettarti
Amarti, perdonarti, preoccuparmi,
Per quanti anni ci fossero concessi
“Sì”, fu la mia risposta, troppo breve
E con quel tono un po’ di circostanza
Ma c’era il luogo e l’ora che incombeva
E quella folla in fibrillante attesa
Pronta a sciogliersi in lacrime e in abbracci
E a chiedere insistente un nostro bacio
Suggello di un’impresa troppo audace
Che prendeva l’abbrivio in quell’istante
Per arrestarsi al termine del Tempo
Avrei voluto dire altre parole
Oltre quel sì, ma forte l’emozione
Mi stringeva la gola e tratteneva
I pensieri già pronti a traboccare.
E poi quel luogo che non ci consente
Altre risposte o ammette altre domande
“Sì”, fu la tua risposta, lo ricordo
Come se fosse adesso, scandita
In mezzo al mormorio di quella gente
Ferma, decisa, un gesto di coraggio
Come ne occorre a volte nella vita
Per andare oltre l’uno ed oltre il due
Poi mi chiese di prendere l’anello
E mettertelo al dito, risplendeva
Sotto la luce di un fervente luglio
Fu in quell’istante che si fermò il tempo
A separare passato e presente
L’uno non era più, l’altro c’è ancora
E ogni giorno quel giorno si rinnova
© Sergio Tardetti 2019