“Strangozzi” o “Stringozzi”con sugo all’aglione di Valdichiana e salsiccia di Gubbio
Per la pasta: circa 350/400 g di farina 0, acqua tiepida quanto basta per impastare, un pizzico di sale, un uovo (non ci andrebbe, ma ho seguito un consiglio).
Impastare bene e lasciar riposare in frigo il panetto coperto per almeno mezz’ora. Stendere con lo stenderello sulla spianatoia delle piccole sfoglie allungate, arrotolare come per le tagliatelle e tagliare con un coltello ben affilato usando farina se occorre.
Per il sugo: uno spicchio grande di aglione (o due), due salsicce sbriciolate, olio evo, polpa di pomodoro (io ho usato una bottiglia di Alce Nero, anche se sarebbe meglio quello fresco).
In una pentola a fondo spesso mettere due-tre cucchiai di olio evo e un gocciolino di acqua, scaldare e aggiungere l’aglione a fettine e mano mano che si riscalda schiacciarlo con una forchetta mescolando senza farlo dorare, aggiungere le salsicce e continuare a cuocere per circa dieci minuti sempre mescolando. Aggiungere il pomodoro, aggiustare di sale e, volendo, mettere un pizzico di pepe nero. Far cuocere a fuoco basso per circa un’ora e mezza.
Cuocere la pasta in acqua bollente salata, scolare, condire con il sugo, parmigiano grattugiato, un pizzico di prezzemolo essiccato.
p.s.: per me e Sergio ho steso poco più di un terzo del panetto di pasta e anche di sugo ne è avanzato un vasetto.
Ciao Maria Teresa 🙂 Sai..ultimamente mi sono messa a dieta.. questi piatti succulenti sono una gran tentazione 😉
Ciao! … magari dopo la dieta un pochino!