Fa freddo, intorno c’è tanta neve ed è tempo di polenta.
Io la preparo così, secondo le tradizioni umbre.
Sugo:
mettere in una pentola – meglio se di coccio – una cipolla intera tritata, un pezzetto di carota e un gambo di sedano con tre-quattro cucchiai di olio extravergine di oliva.
Far appassire le verdure per qualche minuto, aggiungere salsicce fresche e costarelle piccole di maiale (sulle dosi ci si regola secondo l’appetito dei commensali: per es. una-due salsicce e due costine a testa), una fetta di pancetta fresca di maiale tagliata a cubetti.
Far rosolare le carni e sfumare poi con mezzo bicchiere di vino bianco.
Cuocere ancora la carne per almeno un quarto d’ora e aggiungere abbondante pomodoro a pezzetti insieme ad un po’ di salsa di pomodoro.
Salare moderatamente e lasciar cuocere a fuoco basso per circa un’ora, un’ora e mezza.
Il sugo deve fare un filo di grasso sopra quando lo si gira con il mestolo di legno.
Funghi:
cuocere a parte dei funghi porcini a pezzetti, volendo anche uniti anche ad altri tipi di funghi come champignons o chiodini, in poco olio con due spicchi di aglio vestito.
Salare e, verso la fine della cottura, spolverizzare con un pizzico di pepe e di origano (al posto del solito prezzemolo: questo è un ottimo consiglio che mi ha dato un’amica).
Quando il sugo è quasi pronto, prelevare due mestolini di pomodoro e versarli nei funghi, lasciandoli insaporire insieme.
Polenta:
preparare la polenta gialla secondo le istruzioni che si trovano nelle buste.
Appena la polenta è pronta, versarla in un grande tagliere rotondo, condire sopra con abbondante sugo e parmigiano; mettere sopra parte della carne e dei funghi, lasciando il resto in due piatti ben caldi da portare in tavola.
I commensali mangiano, secondo la tradizione, tutti insieme nel tagliere, ciascuno nel proprio angolo!
Se si preferisce si possono preparare, allo stesso modo delle mini vaschette di coccio o dei piccoli taglieri monoporzione… altrimenti vanno benissimo i piatti!