FUNZIONI
Le funzioni: uno sguardo a tutto tondo
Colloquio con Lucilla Cannizzaro* a cura di Walter Maraschini**
da TRECCANI-scuola
*Professore associato di Matematiche Complementari presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Roma ‘La Sapienza’
**Docente di Matematica e Fisica presso l’Istituto ‘Machiavelli’ di Roma. Autore di libri di testo per la scuola superiore (www.maraschini.it)
Premetto che non sono un docente né ho studiato pedagogia, quindi tutto ciò che dirò potrà essere usato contro di me…
ma mi chiedo anziché partire dal concetto di causalità pe spiegare le funzioni non si parte da quello di correlazione (cosa che per altro mi pare già facciano molti libri di testo)?
Credo che il concetto di correlazione sia piuttoso intuitivo e mi azzardo a congeturare che esso sia più “primitivo” di quello di casusa ed effetto. Dal concetto di correlaizone poi si pone la limitazione “che associa uno ed un solo” edeccotela là la funzione.
Inoltre pe rendere più “pratica” la nozione forse sarebbe bene sfruttare un qualche elementare linguaggio di programmazione per far vedere ai bambini come un argomento sostituito ad una variabile “dentro” una funzione produce un qualche effetto…
prendiamo ad esempio una funzione in pseudocodice del tipo:
makeRed(x) {
if(x=square)
{square=red};
}
sarebbe opportuno se non esiste già creare una qualche interfaccia grafica per cui con il mouse si spostano oggetti fatti a forma di triangolo, cerchio, rettangolo, quadrato, ecc.
c’è un quadrato centrale per esempio di colore grigio, e solo quando si sposta su questo quadrato un altro quadrato esso diventa rosso altrimenti rimane grigio…
ecco “giochi” del genere (che si possono congegnare anche molto meglio) secondo me potrebbero abituare al concetto di funzione (nel senso proprio di applicazione) anche bambini molto piccoli
sulla divulgazione della matematica:
http://www2.polito.it/didattica/polymath/htmlS/Interventi/Articoli/IntervistaHofstadter/IntervistaHofstadter.htm