Perugia, 22 giugno ’06
I Borghi Più Belli d’Italia dell’Umbria hanno raggiunto il ragguardevole numero di 12.
Nelle ultime settimane il Comitato Scientifico ha visitato tre centri della regione per verificarne le caratteristiche e per valutarne la rispondenza alla Carta di Qualità del Club.
San Gemini in provincia di Terni, Bettona e Spello in provincia di Perugia sono stati ammessi al Club facendo diventare l’Umbria con i suoi 12 comuni, insieme alla Toscana e all’Abruzzo, una delle regioni maggiormente rappresentate.
fonte : www.provincia.perugia.it
riferimenti: I borghi più belli d’Italia
Questa è una notizia molto bella per il mio paese!!!
E infatti ne sono orgogliosa anche io! E comunque se lo meritava! E’ veramente uno dei borghi più belli dell’Umbria!
Un bacione
Dimenticavo: la settimana prossima almeno un giorno (non so quale) dovrei essere dalle tue parti… quel caffè è sempre valido?
COMPLIMENTI! La terra in cui sei nata è meravigliosa…quando mi capita di passare da quelle parti mi rilasso e mi godo il paesaggio bellissimo!
p.s. buone vacanze ;-D
per nuvola:
fammi sapere quando verrai così ci mettiamo d’accordo
per maria:
la prossima volta che verrai potremmo incontrarci!
buona domenica a tutti
mt
Ok, grazie per l’invito ;-D
spero di ritornarci presto…
maria
veramente bella l’umbia ci sono stato già parecchie volte !!
ciao !
(non riesco a postare la foto delle mura con su scolpito il “cul’ de le manache”)
È ‘l culo più famoso de la storia,
‘l più antico, e solo sto paese se ne gloria!
‘L cul de le monache
Oh…! Ècculo tuquà quel bel culetto
che ‘l tempo ha disegnato nsu pel muro.
L’ha fatto a mandolino, e è de sicuro
un lavoretto egregio, e con rispetto,
ve vorrei dì ch’è ‘n cul de bell’aspetto,
e ognun che vien tuquà – per bòn, vel giuro! –
se mette lì a guardallo…È ‘n atto impuro?
Ma no! Che stete a ddì…E pu…ch’em detto?
Ch’è de le monache…e perciò è innocente!
Ognun ce scherza su, ma scherzi a parte,
è come un distintivo divertente,
e donca…n tòcca èsse irriverenti…
Ché vento e pioggia hon fatto un culo ad arte
per facce fà un sorriso e…gì contenti.
Armando Bettozzi – 11 Novembre 2011
Il Camposanto di Bettona, oltre le case nuove, tra i cipressi (ma l’immagine…non viene….) .
dedicata ai miei genitori, lì sepolti
Paese mio
Ti ritorno a veder mentre la neve
che scende sfarfallando giù dal cielo
imbianca tetti e strade, e mette un velo
al campanile antico della Pieve .
Davanti allo scenario di magia
che non vedevo più da tanti anni,
di colpo se ne van tutti gli affanni
e dentr’al cuore m’entra l’allegria .
Quanti ricordi e quanta nostalgia
del tempo di quand’ero ragazzino
mi sento in petto, mentre m’avvicino
a quella casa che non è più mia!
In quella piazza dove son cresciuto
di me non si ricorda più nessuno;
non trovo tra la gente neanche uno
che si fermi e mi dica: “ Benvenuto!” .
Allora guardo verso il Camposanto
con babbo e mamma a fare il sonno eterno,
innalzo una preghiera al Padreterno
e gli occhi mi si velano di pianto.
Armando Bettozzi da Bettona
La campana di Bettona
La campana di Bettona
quando suona,
dalla voce gaia, o mesta
si capisce
se è per piangere o far festa.
E la sente il monte e il piano,
chi è vicino, chi è lontano,
e chi è giovane e chi è anziano,
ed al cuore parla loro
con i suoi rintocchi: un coro
che si spande in ogni dove
con il sole e quando piove.
Dice: “alzatevi”, o “dormite”,
e chi è solo lo consola,
e l’ascolta chi lavora,
la massaia e chi va a scuola,
per sentirle dire l’ora.
Mille anni…
e ancora suona
la campana di Bettona
e non s’arrende
al moderno marchingegno,
che soltanto ad uno, suona,
e con impegno
lei continua senza posa
per ognuno a rintoccare…
consolare…festeggiare…
nel venire… nell’andare:
din-don-dan…dilìn, dan-don…
E riesce anche a cullare
chi già dorme al cimitero,
che ricorda, ai suoi rintocchi,
quel ch’è stato: proprio un nulla !
per chi sa del Gran Mistero.
Armando Bettozzi – 6 Novembre 2009
Sei di Bettona se …