Ieri sera ho preparato il coniglio così: ho tagliato a pezzi non molto grandi la carne e l’ho lasciata coperta di aceto per un’oretta e la stessa cosa con i fegatini del coniglio in un altro contenitore. Poi ho sgocciolato bene il tutto.
Ho scaldato leggermente un po’ d’olio nella pentola a pressione con un cucchiaino di odori sottosale, un pizzico di aglione (vedi ricette qui), uno spicchio d’aglio, un ciuffetto di salvia, due rametti di timo, qualche bacca di ginepro e una fetta di limone. Ho messo la carne facendola rosolare delicatamente, ho bagnato con il vino bianco, l’ho fatto evaporare un poco e chiuso la pentola. Cottura quindici-venti minuti. Ho aperto e aggiunto un bel pugno di capperi e fatto cuocere, a pentola scoperta per pochi minuti, facendo riassorbire gran parte del liquido (parte ne ho usato per i fegatini), ho aggiunto un cucchiaino di senape e un cucchiaio di panna, amalgamando i pezzi di carne con il sughetto.
Contemporaneamente, in un altro pentolino, con gli stessi odori del coniglio e con l’aggiunta di una salsiccia e capperi ho cotto le interiora finchè non si fosse riassorbito il vino. Infine ho macinato tutto con l’aggiunta di un po’ del sughetto della carne tolto prima di mettere la senape e la panna.
Ho messo la carne in un piatto coperta dalla salsa e accompagnata dal paté che si può stendere sopra la carne mentre si mangia o su dei crostini di pane.
Era veramente ottimo!
p.s.: al posto degli odori sotto sale e dell’aglione si può mettere un piccolissimo pezzo di carota, uno di cipolla e uno di sedano, qualche fogliolina di rosmarino e ovviamente salare!
Aggiornamento di febbraio 2009: sfumare, oltre che con il vino anche con un bicchierino di brandy.
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