Venerdi 16 Gennaio 2004 ore 23:08:14
Secondo il matematico tedesco Leopold Kronecker “Dio ha creato i numeri naturali, il resto è opera degli uomini”.
Invece per il suo contemporaneo Richard Dedekind i numeri “sono una libera creazione della mente umana”.
Non a caso una sua opera, pubblicata nel 1888, s’intitola Che cosa sono i numeri e a che cosa servono?
Da allora matematici, logici, filosofi, etnologi hanno formulato numerose teorie che tentano di rispondere a queste domande fondamentali, ciascuna delle quali si propone di stabilire con certezza le fondamenta dell’impero dei numeri.
Nessuna teoria è riuscita a tanto, nessuna ha ottenuto un generale consenso.
La definizione impossibile
Dopo sei millenni di familiarità quotidiana con il numero, l’uomo non è ancora capace di darne una definizione soddisfacente.
Nella sua disarmante semplicità, il numero sfugge a tutti i tentativi di ridurlo a una definizione che renda conto in modo completo della sua essenza, e appare quindi come un irriducibile del pensiero, un costituente primario.
Già nel V secolo a.C. il filosofo greco Filolao affermava: “Senza il numero, non comprendiamo e non conosciamo nulla”.
Venticinque secoli dopo, il filosofo Alain Badiou controbatte con questa affermazione, che ci appare condivisibile:” Il contenuto di verità fedele di un avvenimento non può mai essere contato e non ha mai potuto esserlo”.
da L’impero dei numeri di Denis Guedj
Questi sono gli interrogativi: ma provate ad entrare nel mondo dei numeri.
E’ una fantastica avventura senza ritorno!
Buonanotte mt